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Toscana

Pellegrini sulla via dei Sette Ponti

Itinerario

Pellegrini sulla via dei Sette Ponti

in collaborazione con Touring Club Italiano

Per sentirsi viandanti in cammino, anche solo per poche ore, e immergersi nel paesaggio toscano basta percorrere l’antica Via dei Sette Ponti. Tracciata prima dagli Etruschi e poi dai Romani, fu calpestata per secoli da mercanti e pellegrini in direzione di Roma. Nel ripercorrerla, a scandire il passo sono colli, vigneti e ulivi, e a suggerire le soste è una serie emozionante di Chiese d’origine romanica. Si va dalla Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Cascia di Reggello alla Pieve di Sant’Agata in Arfoli a Pietrapiana e quindi alla Pieve di Santa Maria
a Pian di Scò, dalla Badia affrescata di San Salvatore a Soffena a Castelfranco di Sopra fino alla navata della Pieve di Gròpina, ultima pausa prima di rientrare in autostrada a Valdarno.

Un’antica via di comunicazione, che corre sul versante destro della vallata dell’Arno, a mezza costa attraverso un paesaggio punteggiato di ruscelli, pascoli e ulivi. Questa è la via dei Sette Ponti, antica strada etrusca che collegava l’area di Firenze con Arezzo e che anche i Romani vollero utilizzare come via di comunicazione commerciale. Anche se il traffico di oggi corre sul fondovalle, bastano pochi chilometri lungo le curve della strada per raggiungere un percorso che durante il Medioevo fu il più importante della zona. A segnare i paesi e gli insediamenti, tra i campi oppure ai margini dei borghi, ecco le sagome scure delle antiche Pievi, ognuna delle quali controllava un ampio territorio, con i suoi fedeli, i suoi possedimenti e le sue piccole cappelle campestri. Seguire questo percorso collinare – tracciato ideale anche per chi decida di affrontarlo in bicicletta – significa addentrarsi completamente nel paesaggio toscano, con i suoi colori e profumi, le piccole fattorie e le aziende specializzate nella produzione del vino. Con qualche sosta nelle navate scure e fresche delle Pievi dell’antichità, dove sentire il soffio della storia, che qui ha lasciato affreschi e capitelli, portici solitari e absidi elaborate. Tappe fondamentali e ben tangibili di una delle strade più importanti della Toscana del passato.

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