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Toscana

Collodi. Nel regno di Pinocchio

Itinerario

Collodi. Nel regno di Pinocchio

in collaborazione con Touring Club Italiano
Entrare nel Parco di Pinocchio di Collodi è come inoltrarsi in un regno incantato. Qui non è la pialla di Geppetto a dar vita al famoso burattino, ma un perfetto connubio tra arte contemporanea e natura. In uno splendido parco disseminato di edifici e opere, la fiaba di Pinocchio diventa percorso da esplorare, scultura da toccare, scenario davanti al quale emozionarsi come bambini. Ecco il Grande Pescecane, il Gatto e la Volpe, il Grillo parlante, uno spiazzante labirinto d’edera. Tra un’installazione e un mosaico, tornano alla mente gli episodi salienti del libro di Carlo Lorenzini, più noto come Collodi. Nel Museo del Parco, oggetti di varia provenienza ispirati al burattino proiettano il visitatore all’interno di una delle fiabe più conosciute al mondo.
È da quasi settant’anni che il Parco di Pinocchio, gestito dalla Fondazione nazionale Carlo Collodi, che promuove a scopi educativi e culturali la figura del celeberrimo burattino in Italia e all’estero, fa la gioia di tutti i bambini e di quegli adulti che hanno amato la fiaba. Visitando il parco si ripercorre la storia del burattino più famoso al mondo. Carlo Lorenzini, in arte Collodi, dal borgo di origine della madre e meta di soggiorni dello scrittore, pubblicò a puntate Le avventure di Pinocchio sul periodico “Giornale per i bambini” (il primo numero, La storia di un burattino, è del luglio 1881); sarebbero poi state raccolte in un unico volume nel 1883. Proprio la scultura che celebra lo scrittore e il suo personaggio accoglie il visitatore all’esterno del parco, dove tra alberi, siepi e sentieri, si materializzano personaggi ed episodi amati e famosi: ecco Geppetto, la Fata dai capelli turchini, il Grillo parlante, il Gatto e la Volpe, il Carabiniere, l’Albero degli zecchini, Mangiafuoco, il Ciuchino. Ma fanno capolino anche quelli sfuggiti alla memoria, come il Granchio, il Serpente, la Lumaca portinaia, i quattro Coniglietti neri con la bara, tutti da riscoprire lungo il percorso.
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