Copertina dell'itinerario L’oliva taggiasca e gli oli dell’Imperiese. LIGURIA-wide-scaled-1.jpg
Liguria

L’oliva taggiasca e gli oli dell’Imperiese

Itinerario

L’oliva taggiasca e gli oli dell’Imperiese

in collaborazione con Slow Food

In provincia di Imperia, l’oliva che si coltiva in gran quantità è la taggiasca. Di dimensioni medio-piccole, ha una polpa consistente ed è molto apprezzata per l’olio che se ne ricava. Nelle alture sopra la città, in un frantoio che ha quasi 200 anni di storia, si produce un extravergine dalle intense note verdi e agrumate, avvolgente in bocca con i tipici sapori di mandorla e cardo. Spostandosi a Seborga, con la taggiasca coltivata in regime biologico si ottiene un olio dai sentori freschi di buccia di pisello, un sapore dolce e delicato di mandorla e una bella nota piccante. Altrettanto piccante, ma arricchito dalle note balsamiche tipiche delle conifere della zona, è l’extravergine di Pigna, paese dove trovare anche i pregiati fagioli bianchi locali. Il percorso si chiude a Isolabona, dove si sperimentano extravergini dalle note fresche, armoniche, eleganti.

Nel Ponente ligure, e in particolare nella provincia di Imperia, l’oliva che si coltiva in gran quantità è la taggiasca. Importata secoli fa dalla Provenza grazie ai monaci benedettini, matura tardivamente e ha una produttività elevata e costante. Di dimensioni medio-piccole, forma ovale allungata un po' più grossa alla base, ha una polpa consistente che si mantiene soda nel tempo. Tendenzialmente scura, presenta sfumature che variano dal verde al violaceo al marrone intenso. Molto aromatica, è buona da tavola ma è soprattutto apprezzata per l’olio che se ne ricava. Il viaggio alla sua scoperta inizia nelle alture sopra Imperia, dove, in un frantoio che ha quasi 200 anni di storia, la famiglia Benza produce un extravergine dalle intense note verdi e agrumate, avvolgente in bocca con i tipici sapori di mandorla e cardo. Spostandosi a Seborga, ecco Monaci Templari, un’altra realtà a gestione familiare. Agriturismo e fattoria didattica, con la taggiasca coltivata in regime biologico realizza un olio Dop Riviera Ligure dai sentori freschi di buccia di pisello, un sapore dolce e delicato di mandorla e una bella nota piccante. Altrettanto piccante, ma arricchito dalle note balsamiche tipiche delle conifere montane della zona, è l’extravergine di Roberto Rebaudo. L’azienda, ubicata a Pigna, nel cuore della Val Nervia, produce anche i pregiati fagioli bianchi locali: di piccole dimensioni, ovoidali, buonissimi. Il percorso si chiude a Isolabona, dove Paolo Cassini è un punto di riferimento per chi ama sperimentare le tante sfaccettature della taggiasca, con extravergini dalle ricche note fresche, armoniche, eleganti.

Approfondisci+