Copertina dell'itinerario Francigena. La via del Medioevo. EMILIA-ROMAGNA-wide-scaled-1.jpg
Emilia-Romagna

Francigena. La via del Medioevo

Itinerario

Francigena. La via del Medioevo

in collaborazione con Touring Club Italiano

Un tratto di strada sulle orme dell’arcivescovo di Canterbury Sigerico, lungo una delle vie di comunicazione e di commercio verso Roma più importanti del Medioevo. Un percorso, in auto o a piedi, che porta alla scoperta di tre importanti tappe per i pellegrini del tempo: partendo dalla Chiesa di San Fiorenzo, cui Fiorenzuola deve il nome, si raggiungono l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba, una delle Chiese cistercensi più importanti d’Italia, e il Duomo di San Donnino a Fidenza. La sua facciata, ornata da decine di bassorilievi, ne conserva uno che ritrae San Simone che indica ai pellegrini la via verso la lontana Roma.

Con il nome di Via Francigena si indica il lunghissimo percorso che, partendo dalle porte di San Pietro a Roma, raggiunge la Cattedrale inglese di Canterbury. Una via che venne percorsa nei secoli del Medioevo da decine di migliaia di pellegrini, mercanti e viaggiatori che ricalcarono le orme di Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury che nel 990 giunse a Roma per ricevere l’investitura papale e, sulla via del ritorno, descrisse in un diario le settantanove tappe giornaliere del suo lungo viaggio (circa 1600 km). Nel 1994 la Via Francigena è stata dichiarata “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”. L’Associazione Europea delle Vie Francigene lavora da anni per la rinascita e la promozione degli antichi cammini storici e fornisce informazioni sull’itinerario, le strutture di accoglienza e ogni aspetto organizzativo utile ai pellegrini. La sede è a Piacenza, a Palazzo Farnese, in Piazza della Cittadella 29. In Emilia si ripercorre dunque il tracciato della Via Francigena, che incontra una serie di luoghi fondamentali per i viaggiatori della fede: anzitutto Fiorenzuola, città che deve il suo nome alla figura di San Fiorenzo di Tours, cui è dedicata una Chiesa trecentesca. I pellegrini – oggi come in passato – da qui proseguono a piedi a nord della Via Emilia fino a raggiungere, nel silenzio dei campi e delle risaie, il Complesso cistercense dell’Abbazia di Chiaravalle della Colomba, che venne fondata nel 1136 da San Bernardo con lo scopo di impegnare i suoi monaci nella lunga e faticosa bonifica di un tratto della pianura. Procedendo a poca distanza dalla Via Emilia, si raggiunge Fidenza, che in passato fu meta fondamentale per i viaggiatori della fede in virtù della presenza della Cattedrale romanica dedicata a San Donnino. L’attenzione va rivolta tutta alla facciata: segnata da un portale centrale maestoso, è infatti decorata da decine di bassorilievi medievali di scuola antelamica, di splendida fattura, che illustrano storie bibliche e dei Vangeli (come la Cavalcata dei Re Magi), episodi della vita di San Donnino e leggende.

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