Copertina dell'itinerario Le specialità dei campi Flegrei. CAMPANIA-wide-scaled-1.jpg
Campania

Le specialità dei campi Flegrei

Itinerario

Le specialità dei campi Flegrei

in collaborazione con Slow Food

I Campi Flegrei sono una zona vulcanica che si fa molto apprezzare per le tante specialità da gustare. Si parte da Giugliano in Campania, dove la birra artigianale è riuscita a oltrepassare i confini locali e approdare in diversi Paesi europei e d’oltreoceano. Ci si sposta poco fuori Pozzuoli, sul lago d’Averno, dove trovare un esempio esaustivo dei prodotti tipici di queste terre: il pomodoro cannellino, la fava baiana, il pisello santa croce, e poi agrumi, noci, corbezzoli, erbe spontanee e le piccole quanto pregiate mele annurche. Il percorso prosegue verso Bacoli, dove si fa la conoscenza dei vini tipici della zona, Piedirosso e Falanghina. In conclusione si può gustare una cena di gran classe sulla scogliera, con davanti il panorama di Ischia, Procida e Capri.

A ovest di Napoli, nel golfo di Pozzuoli, i Campi Flegrei sono una zona vulcanica che si fa molto apprezzare per le tante specialità, agricole e non, che si possono gustare. Si parte da Giugliano in Campania, dove la birra artigianale di Kbirr è riuscita a superare i confini locali ed essere presente anche in diversi Paesi europei e d’oltreoceano. Il birraio Achille Certezza si ispira agli stili classici di Germania, Belgio e Gran Bretagna, e la produzione guarda molto al consumo nei locali in cui si fa ristorazione, soprattutto nelle pizzerie. L’esempio più eclatante è la Pullicenhell, realizzata espressamente per i locali aderenti all’associazione Verace pizza napoletana. Notevole anche la Apa Cuore di Napoli, con note che ricordano il caramello e tonalità balsamiche. Ci si sposta poco fuori Pozzuoli, sul lago d’Averno, dove l’azienda Il Giardino dell’Orco è un esempio più che esaustivo di quelli che sono i prodotti tipici di queste terre: il pomodoro cannellino (oblungo e rosso fiammante), la fava baiana dai semi particolarmente grossi, il pisello santa croce (dolce, da consumare fresco) e poi agrumi, noci, corbezzoli, erbe spontanee e le piccole quanto pregiate mele annurche, dolci e rosse. Ci si può fermare per un picnic e sono previste diverse attività per i bambini. Il percorso prosegue verso Bacoli, dove si fa la conoscenza della cantina La Sibilla e dei vini tipici della zona, realizzati con le uve che crescono su impegnativi terreni sabbiosi: Piedirosso e Falanghina. Il primo, nella versione Vigna Madre, esprime profumi di frutti di bosco e foglia di pomodoro e ha un sorso carnoso, succoso e saporito. Il secondo, nella versione Cruna Delago ha profumi intensi di fiori appassiti, scorza d’arancia ed erbe mediterranee; il sorso è pieno e croccante. In conclusione si può gustare una cena di gran classe presso il ristorante stellato Caracol: sulla scogliera, con davanti il panorama di Ischia, Procida e Capri, proverete le raffinate rielaborazioni della cucina mediterranea e flegrea dello chef Angelo Carannante.

 

Approfondisci+