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Campania

I gladiatori della Capua antica

Itinerario

I gladiatori della Capua antica

in collaborazione con Touring Club Italiano

All’approssimarsi del combattimento l’aria si fa tesa. C’è eccitazione, nell’arena. I lottatori si guardano, il pubblico freme. I celebri e cruenti combattimenti dell’antica Roma riprendono vita nel Museo dei Gladiatori di Santa Maria Capua Vetere: ricostruzioni sceniche e manichini a grandezza naturale riportano indietro di duemila anni, al tempo in cui il grandioso Anfiteatro Campano, secondo per dimensioni soltanto al Colosseo, accoglieva folle di spettatori. La stessa emozione che si prova oggi, varcando l’accesso della grande arena dove combatté Spartaco, il gladiatore che ha ispirato celebri film.

Il grande Anfiteatro Campano, tra i principali dell’epoca romana, fu secondo solo al Colosseo. Vi si respira ancora l’atmosfera che vi regnava al tempo dei combattimenti dei gladiatori. Qui infatti combatté e si fece conoscere lo schiavo trace Spartaco, passato alla storia per aver guidato nel 73 a.C. una delle più eclatanti rivolte di schiavi dell’epoca, e celebrato nel 1960 nel film Spartacus di Stanley Kubrick. L’ingresso all’imponente struttura si raggiunge attraverso il centro di Santa Maria Capua Vetere: un ampio viale è chiuso sullo sfondo dalla spettacolare quinta ad archi dell’edificio. Ancora oggi la cavea, sebbene spogliata dei gradini, impressiona per la mole e cinge la grande arena ellittica, il maestoso spazio aperto che ospitava gli spettacoli. Il complesso è in gran parte integro e dopo duemila anni possiede ancora il suo potere evocativo, restituendo grandi emozioni. Queste suggestioni si ritrovano specialmente nei sotterranei, dove grandi gallerie sono sovrastate da arcate composte da impressionanti conci di pietra lavorati ad arte: il percorso segue l’andamento curvilineo dell’intero edificio, ed è qua, nell’ombra, che si percepisce maggiormente la tensione che pervadeva l’anfiteatro quando grandi folle si infiammavano assistendo ai feroci combattimenti dei gladiatori. Questa atmosfera si rivive appieno anche nel piccolo ma ricco Museo dei Gladiatori, annesso all’anfiteatro: qui sono custodite ed elegantemente esposte alcune delle decorazioni che ornavano l’edificio: grandi bassorilievi restituiscono la memoria di quegli antichi combattimenti, resi ancora più vividi grazie a disegni e ricostruzioni in scala: sembra di vederli, i gladiatori, bardati di tutto punto, avviarsi al combattimento sotto gli occhi del visitatore.

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