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Veneto

Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

Itinerario

Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

in collaborazione con Unesco

Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nel Nord-est italiano costituiscono un’area caratterizzata dal particolare sistema geomorfologico ad “hogback”, cordoni collinari che conferiscono un carattere distintivo con viste panoramiche e un paesaggio organico, in continua evoluzione, fatto di vigneti, boschi, piccoli borghi e agricoltura.

Per secoli, il terreno aspro è stato modellato e adattato da particolari pratiche di utilizzo del territorio, tra cui le tecniche di conservazione del suolo e del terreno che comprendono le pratiche vitivinicole che ricorrono alle uve Glera per la produzione di un vino Prosecco di altissima qualità.

L'aspetto a mosaico del paesaggio è il risultato di pratiche ambientali e agricole tradizionali, ancora in uso. Gli appezzamenti dedicati ai vigneti, impiantati su ciglioni, convivono con macchie boschive, piccole foreste, siepi e filari di alberi che fungono da corridoi di collegamento tra i diversi habitat. Sui cordoni collinari, piccoli villaggi sono sparsi lungo le strette valli o arroccati sulle creste.

Criterio (v): le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene rappresentano un paesaggio vitivinicolo prodotto dall'interazione tra natura e uomo nel corso dei secoli. L'adattamento e la trasformazione di questo aspro terreno con geomorfologia ad “hogback” ha richiesto lo sviluppo di specifiche pratiche di utilizzo del territorio, tra cui: la gestione manuale del vigneto su ripidi pendii, i terrazzamenti erbosi detti ciglioni che seguono i contorni del territorio stabilizzando i terreni e i vigneti, e il sistema della bellussera che si è sviluppato in questa zona intorno al 1880. In questo modo, i vigneti conferiscono un particolare aspetto "a scacchiera" con filari perpendicolari di viti alte, intervallati da insediamenti rurali, foreste e piccoli boschi. Nonostante le trasformazioni, la storia di mezzadria in questa zona si riflette anche nell’assetto paesaggistico.

Criteri di iscrizione previsti dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale

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