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Puglia

Nord Barese. Cattedrali medievali

Itinerario

Nord Barese. Cattedrali medievali

in collaborazione con Touring Club Italiano

Si finisce per provare una certa reverenza al cospetto dei personaggi così solennemente scolpiti sul fianco dell’ambone della Cattedrale di Bitonto, che rappresentano probabilmente l’imperatore Federico II e la sua corte. È solo l’inizio del viaggio tra le meraviglie dell’arte medievale custodite da questa fetta di Puglia. A poca distanza, ecco materializzarsi un altro capolavoro del Romanico a Ruvo di Puglia, con la celebre Cattedrale dal profilo a capanna. Verso la costa si resta incantati dalla Cattedrale di Giovinazzo, alta sopra il promontorio affacciato sull’Adriatico. Si rimane sul mare, che ha il coraggio di spingersi fin sotto il Duomo vecchio di Molfetta: inconfondibile sagoma per naviganti e pescatori, è una perfetta “scatola” a incastri, fatta di volumi geometrici risplendenti di luce bianca.

È un universo di pietra bianca e simboli quello delle cattedrali pugliesi in questa porzione di Terra di Bari. Modello indiscusso resta la basilica di San Nicola nel capoluogo, ma ogni cittadina di una certa importanza, nell’interno come sulla costa, ha saputo declinare la propria chiesa principale nei toni del Romanico. Ognuna chiede di perdersi nei dettagli scolpiti che ne costellano la superficie, scoprendo un affascinante e spesso ignoto bestiario medievale, rincorrendo simbologie spesso di decifrazione ardua. La storia ha dapprima nascosto con il Barocco il rigore e il candore di questo stile così puro ed essenziale, per poi ripristinarlo, non di rado arbitrariamente, con restauri novecenteschi. A Bitonto s’incontra la “sorella” più celebre della grande basilica barese: la nobiltà e la ricchezza della struttura si accompagnano a dettagli celebri e curiosi come la lastra scolpita probabilmente con Federico II e la sua dinastia e il grifone a mosaico nella chiesa ipogea. A Ruvo di Puglia si materializza una delle più celebri cattedrali pugliesi, dal profilo spiovente di sapore quasi gotico, ricca di rilievi e sculture. A Giovinazzo invece la chiesa medievale ha preso posto sul punto più alto dell’acropoli cittadina, sfoggiando un inconfondibile profilo sul mare, ma all’interno ha preservato, negli altari e marmi preziosi, il trionfo del Barocco. Poi a Molfetta si tocca con mano l’esempio forse più intatto in quest’area, una concatenazione di bianchi volumi poggiati quasi sul mare.

Dove mangiare

U.P.E.P.I.D.D.E.
Vicolo S. Agnese 2 ang. corso Cavour - Ruvo di Pùglia (BA)
Tel. 080 3613879
info@upepidde.it
upepidde.it
Sebbene in dialetto "upepidde" significhi "ragazzino", il nome è in realtà un acronimo: sta per "Unico Posto Esclusivo Per Individui Di Doppia Esigenza", e cioè bere e mangiare. Nelle salette rustiche ed eleganti, con affreschi e pietre a vista, il patron condivide con gli ospiti la sua passione per i vini, proponendo anche delle degustazioni. La cucina è quella del territorio, fortemente legata ai prodotti locali come i cavatelli, le braciole, i funghi. L’atmosfera familiare è resa ancora più gradevole dall’accoglienza informale e cortese del personale.

Dove dormire

S. Martin
Via S. D. Maggiore 28 - Giovinazzo (BA)
Tel. 080 3942627
s.martinhotel@libero.it
www.s.martinhotel.it
In suggestiva posizione dominante il centro storico e il mare, un ex convento di monache benedettine il cui nucleo originario risale all'XI secolo. Ambienti suggestivi tra archi, chiostri, architravi e soffitti a cassettoni, camere semplici dotate di buoni comfort. Per gli ospiti anche una saletta per la lettura, un accogliente roof garden e navetta a pagamento da/per l'aeroporto.

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