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Marche

Monti Sibillini. I borghi e l’Anello dei Crinali

Itinerario

Monti Sibillini. I borghi e l’Anello dei Crinali

in collaborazione con Touring Club Italiano

Facile immaginare luoghi di misteri e leggende quando si nominano i Monti Sibillini. Basta pensare alla grotta dimora della Sibilla Appenninica, sacerdotessa che prediceva il futuro, sul monte omonimo. Oppure al lago di Pilato, dove alcune teorie collocano il corpo di Ponzio, sì, il procuratore romano. Se poi l’ambiente è quello selvaggio e poco accessibile di aspre vette, altipiani vastissimi, gole impressionanti, allora tutto assume un po’ un’aura di inquietudine. Per fortuna c’è altro, come praterie immense in grado di regalare variopinte fioriture, campi coltivati che formano una colorata sequenza di geometrie, borghi fiabeschi alle pendici dei monti. Partite da Montefortino, sospeso su un’altura e racchiuso da un anfiteatro di monti, e avventuratevi nella discesa alla Gola dell’Infernaccio, scavata nel tempo dal fiume Tenna. Poi passate alla visita di due borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano: Amandola e infine Sarnano, da cui parte l’Anello dei Crinali, tracciato ciclabile alla conquista di creste e valli.

Un angolo di Marche spesso inesplorato, dove la natura si fa grandiosa e il confine tra realtà e mito si fa labile: i Monti Sibillini. Una catena montuosa imponente, cuore pulsante dell'omonimo Parco Nazionale, che è regno di contrasti, dove vette scoscese (che in qualche caso superano i 2000 metri) si alternano a dolci altopiani, boschi secolari e praterie fiorite. Ma anche un luogo intriso di storie antiche e leggende affascinanti. Si narra di fate e negromanti che popolano valli e grotte nascoste, come l’iconica figura della Sibilla Appenninica, la cui dimora, un antro secondo la tradizione, si cela tra le pareti del monte Sibilla. Come del resto entra nella mitologia il misterioso Lago di Pilato, un piccolo specchio d'acqua alpino dove, sarebbe finito il corpo di Ponzio Pilato, tormentato dal rimorso. Un territorio magico dunque, da esplorare in borghi ricchi di storia – in cui tra vicoli, saliscendi, piazzette e scorci montani si respira ancora l’atmosfera medievale –, profonde gole naturali, sentieri e strade che curvano strette da una natura ancora selvaggia. Si parte da Montefortino, con vista mozzafiato sulla campagna e sui monti e porta d'accesso all'Infernaccio, uno spettacolare canyon inciso dal fiume Tenna. Poi si va dritti in due paesini incantati su cui sventola la Bandiera Arancione del TCI. Prima ad Amandola, elegante cittadina ai piedi del monte omonimo e infine Sarnano, affascinante centro termale con un nucleo antico ben conservato e punto di partenza dell'Anello dei Crinali, un emozionante percorso ciclabile ad anello per chi ama la libertà delle due ruote.

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